Mission

Fondazione Mazzola promuove lo sport come strumento di inclusione sociale ed economica per le persone in condizione di disabilità.

Il nostro impegno è trasformare i contesti sfavorevoli in opportunità nuove, dove la pratica sportiva rafforza l’empowerment, la salute e il benessere delle persone con disabilità.

Theory of Change


Tre azioni per
Rendere lo sport inclusivo
Incrementare opportunità professionali e occupazionali
Diffondere innovazione e conoscenza condivisa

Il Metodo FFS


FIND. Identifichiamo nuove pratiche di sport inclusivo
FUND. Sosteniamo il progetto favorendo lo sviluppo organizzativo
SCALE. Accompagniamo l’organizzazione a costruire e diffondere un modello d’intervento

Progetti


Mettiamo in campo due modalità di sostegno e collaborazione a supporto
di realtà non profit che operano in linea con la Theory of Change.

news

Fondazione Mazzola tra i promotori di Philanthropy Experience, l’evento dedicato alla filantropia efficace

Fondazione Mazzola tra i promotori di Philanthropy Experience, l’evento dedicato alla filantropia efficace

Sono oltre ottomila le fondazioni italiane, un universo in continua crescita ed evoluzione che agisce trasversalmente a servizio del Paese, sostenendo esperienze di economia sociale, di welfare, di valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale, di innovazione tecnologica e benessere collettivo.

Questo ecosistema filantropico attraversa globalmente un profondo cambiamento. Sempre più connessa con il territorio e le organizzazioni, la filantropia italiana sceglie con maggior frequenza di agire in maniera collaborativa, diversificando gli strumenti di azione, dal sostegno finanziario all’attività di capacity building, dalle donazioni alla finanza. Un percorso avviato che ha necessità di essere rafforzato perché si possa costruire un ecosistema filantropico efficace al servizio della comunità e del cambiamento sociale.

Per approfondire questa visione, tracciare un percorso di sviluppo e consentire a filantropi, investor e operatori di costruire insieme nuovi processi di filantropia efficace, nasce Philanthropy Experience, appuntamento di approfondimento e confronto che si terrà a Catania il 26 e 27 settembre e che nella prima edizione sarà intitolato “Il Big Bang filantropico, tra tradizione e innovazione”.

Abbiamo bisogno di spazi di confronto che permettano di cogliere il meglio della tradizione filantropica italiana e contaminarla con nuovi strumenti, pratiche e logiche che si stanno affermando nel contesto internazionale. Per rispondere ai bisogni urgenti collettivi e dare un senso e un ruolo strategico alla filantropia, dobbiamo portarla davvero nel mondo in cui viviamo, uscendo da logiche di settore e individuali, spesso autoreferenziali e solipsistiche. Dobbiamo sviluppare un ecosistema e una mentalità che si fondino a tutti i livelli sui concetti di efficacia, apprendimento e partnership” afferma Simone Castello, segretario generale di Fondazione Mazzola.

Il concetto di sistema e partnership è evidente nella ricca rete di soggetti coinvolti a diverso titolo nell’iniziativa.

Promotori

Partner

Partner culturali

Con il patrocinio di Acri – Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio SpaSport for Inclusion Network 

Media PartnerAvvenireCorriere Buone NotizieVITA – Società Editoriale

 

 

Per maggiori informazioni www.philanthropyexperience.it

Al via il percorso Talenti con Bum Centro Autismo e PlayMore!

Al via il percorso Talenti con Bum Centro Autismo e PlayMore!

Fondazione Mazzola ha avviato una partnership con i primi Talenti, selezionati all’interno delle collaborazioni più fruttuose già avviate nel corso del 2020-2021. Si tratta di Bum Centro Autismo e PlayMore!

Il progetto InSports del Centro Bum mira a incentivare la partecipazione attiva ed efficace dei bambini e ragazzi con disturbi del neuro sviluppo ad attività sportive inclusive adattate alle loro esigenze proponendo un cambio di paradigma nell’erogazione di attività di sport inclusivo. L’iniziativa RunChallenge di PlayMore! è il primo running club integrato in Italia che mira a rendere la corsa accessibile a persone di qualsiasi età e abilità attraverso un modello di franchising sociale. Le parole chiave che caratterizzano i modelli proposti dai primi Talenti di Fondazione Mazzola sono: innovazione, creazione di ecosistema, partnership

Maggiori informazioni sui Talenti e i loro progetti sono disponibili alla pagina dedicata 

Il percorso Talenti prevede un accompagnamento delle organizzazioni per definire insieme un piano di sviluppo, in termini di competenze, visione strategica, posizionamento, network, ecc. che possa aiutarle a scalare il proprio modello e proporlo su ampia scala. Accanto a un lavoro specifico che la Fondazione svolge con ogni Talento, sono previsti alcuni momenti collettivi per rafforzare competenze trasversali e favorire opportunità di scambio e possibili collaborazioni tra le organizzazioni.

Nella foto, la formazione offerta a Bum Centro Autismo e PlayMore!, erogata ad aprile da Franklin Covey sul modello The 7 Habits of Highly Effective People, per potenziare le abilità dei partecipanti su temi quali leadership, definizione di obiettivi e priorità, efficacia personale e interpersonale. 

 

Un nuovo appuntamento formativo organizzato da Sport for Inclusion Network

Un nuovo appuntamento formativo organizzato da Sport for Inclusion Network

La Sport for Inclusion Agenda è un calendario di appuntamenti di formazione, confronto e approfondimento promossa da Sport for Inclusion Network, rete tematica che conta a oggi 20 fondazioni promotrici, per chi vuole sostenere e realizzare progetti di sport inclusivi ed efficaci

Pronti per il secondo appuntamento della Sport for Inclusion agenda, giovedì 28 aprile alle 18 su zoom il tema saranno i Camp estivi.

In queste settimane ASD, Imprese Sociali e Associazioni stanno lavorando per programmare la nuova annualità di camp Estivi. Come fare a renderli realmente Inclusivi? Partendo dal linguaggio per approdare a strumenti e strategie, 5 voci vi aiuteranno a far sì che i vostri camp siano realmente inclusivi.

Accompagnati da Francesca Fedeli presidente di FightTheStroke.org saranno con noi:

  • Roberto Bof Vicepresidente Real Eyes Sport A.S.D.
  • Luigi Mazzone, Direttore neuropsichiatria infantile Policlinico Tor Vegata
  • Martina Fuga, Vicepresidente CoorDown ODV
  • Massimo Vallati, Fondatore Calciosociale

Posti limitati, partecipazione gratuita, potete prenotare il vostro biglietto su Eventbrite

Per info: info@sportforinclusion.org

Lo sport, strumento di inclusione sociale

Lo sport, strumento di inclusione sociale

Quando pensiamo alle cause filantropiche ci accorgiamo che la disabilità spesso assume un ruolo marginale perché non ha una capacità di attrarre l’attenzione come accade per guerre, malattie, alimentazione, disagio ed emergenze soprattutto infantili. Perlopiù il donatore predilige queste ultime cause.

La Fondazione Mazzola, fondazione di famiglia nata nel 2018, vede lo sport come un importante strumento di miglioramento della qualità della vita dei soggetti disabili e fragili. Non esistono controindicazioni derivanti dalla pratica dell’attività sportiva non agonistica; si ottengono benefici dal punto di vista fisico, relazionale e in alcuni casi si generano anche opportunità lavorative.
In Italia sono oltre 3 milioni le persone affette da disabilità (ISTAT 2019) e le persone con limitazioni gravi che praticano sport sono solo l’11%, il 23% quando le limitazioni sono meno gravi. Si pensi che nelle persone senza disabilità la percentuale è del 40,8%.

Le linee di intervento di Fondazione Mazzola sono in primo luogo finalizzate al miglioramento dell’offerta: ristrutturazione di spazi e strutture, fornitura di materiali, formazione di allenatori. In secondo luogo al sostegno di progetti più legati alla domanda di singoli: borse per lo sport, camp estivi, partecipazione ad eventi come una maratona. Ci siamo accorti che mancano strutture dotate
di attrezzature atte a ospitare l’attività sportiva di persone fragili e “allenatori” esperti, che sappiano interagire con sportivi disabili.
Ma l’obiettivo è quello di portare lo sport ancora più in alto facendone il punto di partenza di un percorso che la persona disabile può compiere per uscire dalla sua condizione di fragilità. Un progetto finanziato recentemente a Palermo da Fondazione Mazzola è la zona sportiva del centro polifunzionale “Accura”. Si tratta di un poliambulatorio realizzato con la cooperazione di più realtà del territorio palermitano, coordinate dalla Fondazione Ebbene di Catania, che ha lo scopo di aiutare le strutture sanitarie locali nella gestione di casi particolari (migranti, emarginati) accompagnandoli in un percorso sanitario, psicologico e di ascolto.

Lo spazio sportivo è posizionato all’ingresso del centro: è possibile che dopo un’ora di ginnastica, una donna possa trovare, in un luogo protetto e lontano da dove vive, il coraggio per raccontare un disagio familiare e da qui provare a migliorare la propria vita. Al tempo stesso i giovani possono essere avvicinati all’attività sportiva, contribuendo a ridurre le forme di obesità che derivano dalla
sedentarietà e avere occasione di svago e di contatto con persone, disabili e non, che pratichino sport.
In ottica decisamente Innovativa, vorremmo con Accura arrivare a “prescrivere lo sport”: perché se ci crediamo veramente forse si deve osare un po’ nel portare tutti ad essere sportivi.

Un’altra recente iniziativa finanziata da Fondazione Mazzola è il progetto “Dal tappeto alle stelle” della Fondazione di Comunità San Gennaro, attiva a Napoli, che considera lo sport come strumento di integrazione: pochi anni fa è stata ristrutturata nel Rione Sanità, all’interno del Palazzo delle Fiamme Oro, una palestra dove giovani del quartiere seguono corsi di boxe, avendo
come istruttori le forze dell’ordine: binomio inconciliabile di primo acchito, ma riuscitissimo alla fine dei conti. Il nuovo progetto prevede l’allestimento di una piccola palestra di roccia e di yoga, incrementando l’offerta sportiva ed intercettando anche i desideri del pubblico femminile, che non sempre si identifica con un ring. L’arrampicata, così come lo yoga, implica concentrazione e può
aiutare i/le giovani del quartiere nell’evasione dalla vita difficile e allontanare dall’ozio, a rischio droga.

L’attenzione alla progettazione degli spazi sportivi è un elemento a cui la Fondazione è molto attenta. E’ importante che siano accoglienti, nuovi e puliti perché siamo convinti dell’importanza del messaggio a persone, già meno fortunate di altre, che a loro non sia riservato solo il brutto e gli scarti, ma esista una cura e una cultura del bello per rendere migliore la loro vita. Sono esempi che fanno capire come filantropia, imprese sociali e settore pubblico possano lavorare insieme in modo efficiente.

Il capitale filantropico ha il grande vantaggio di avere un ritorno non monetario: è un po’ come investire su se stessi e sui propri valori, il che porta ad uno spettro molto ampio di possibilità di intervento, rendendo l’attività ancora più affascinante. Ci chiedono spesso quale sia l’obiettivo della Fondazione: la nostra vision è lo sport come strumento di inclusione sociale; volendo entrare nei numeri ci piacerebbe da qui a dieci anni raddoppiare il numero di ore di sport fatte dagli italiani. Sappiamo che si tratta di un obiettivo ambizioso da realizzare (e anche da misurare) ma la filantropia deve, quando può, provare a volare alto.

Carlo Mazzola e Barbara Pernpruner

Comunicato Bando Esplorazioni Accessibili – chiusura

Comunicato Bando Esplorazioni Accessibili – chiusura

Fondazione Mazzola ETS, in riferimento al Bando Esplorazioni Accessibili aperto il 3 novembre 2022, comunica di dover considerare chiuse le attività, dopo diversi mesi di lavoro e un cospicuo investimento di risorse. Tale scelta, certamente molto sofferta, è conseguente al recesso di Fondazione Mazzola dal contratto stipulato con Black Camera avente per oggetto l’organizzazione del presente Bando.

Fondazione Mazzola ringrazia Black Camera per il lavoro svolto, tutti i fotoamatori e fotografi professionisti che si sono interessati al Bando, e hanno inviato i propri materiali, Fondazione Veronesi per il patrocinio e resta con il proprio staff a disposizione per ogni dubbio o richiesta di chiarimento.

Fondazione Mazzola sostiene Accùra e l’innovativa formula “Ti prescrivo lo sport”

Fondazione Mazzola sostiene Accùra e l’innovativa formula “Ti prescrivo lo sport”

Accùra è il primo centro socio sanitario di Prossimità dove supporto sociale, accesso alla salute, prevenzione e sport contribuiscono a costruire benessere per le persone più vulnerabili.

Il centro voluto da Fondazione Èbbene, organizzazione umanitaria Intersos, Consorzio Sol.Co. Rete di imprese Sociali e cooperativa sociale Sviluppo Solidale ha ricevuto il sostegno di fondazione Mazzola e ospiterà il programma LgNet2 del Comune di Palermo.

Un territorio fragile quello dell’area Metropolitana di Palermo. Un’ampia fascia di popolazione  ha difficoltà ad accedere ai servizi del Sistema Sanitario Nazionale o fa un uso parziale o improprio dell’offerta garantita dalla sanità pubblica. Lo dimostrano i numeri sui ricoveri evitabili e sul numero troppo alto di codici bianchi ai Pronto Soccorso.

Trenta mila persone hanno usufruito di servizi di dormitorio nel 2019 (ultimo dato disponibile) e oltre 100 sono i pasti che le mense comunali hanno servito ogni giorno.

C’è un  problema di benessere  sociale e sanitario che crea un circolo vizioso, i più poveri infatti non fanno ricorso alla prevenzione anche quando è gratuita e, nella maggior parte dei casi, non conducono uno stile di vita sano praticando, per esempio, attività fisica in maniera regolare. Su questo fronte la città di Palermo non presenta dati incoraggianti: la percentuale di minori che pratica attività sportiva, infatti, è ben al di sotto della media nazionale (Openpolis 2021).

L’osservatorio degli operatori sociali ci descrive scarsa connessione tra sistema sociosanitario e socioassistenziale e una fetta della popolazione che vive ormai una condizione di povertà cronica e che migra da un servizio all’altro. 

Per rispondere a questa fragilità e a questo “scollamento” che nasce  Il Centro di Prossimità socio-sanitario  Accùra, un luogo dedicato a tutte le persone vulnerabili che vivono sul territorio e che hanno difficoltà nell’accesso ai servizi sociosanitari pubblici, che hanno un bisogno di assistenza sociale e sanitaria per ricostruire una condizione complessiva di benessere.

E’ proprio l’idea di salute che cambia varcando le porte di Accùra, 250 mq nel pieno centro di Palermo in cui la promozione della salute non è solo prevenzione e cura di patologie di ordine sanitario ma una condizione sociale che tiene conto del benessere delle relazioni, dell’abitare e del lavorare in condizioni dignitose. Il poliambulatorio, con i suoi strumenti, il suo approccio, la sua caratteristica multiagency e multidisciplinare diventa luogo in cui instaurare una relazione di fiducia con potere terapeutico.

“Viviamo in un momento di forti tensioni sociali – hanno dichiarato i promotori –  di tagli alla spesa sanitaria, di povertà in crescita, in cui è indispensabile agire per costruire una società solidale,  superando le logiche della sola assistenza ma costruendo modelli di protezione e aiuto sociale e sanitario che accompagnino le persone a uscire dalla marginalità valorizzando i loro talenti, il loro impegno e sostenendoli nella tutela dei loro diritti perchè siano cittadini attivi e consapevoli. Tutto questo – proseguono i promotori – non prevede azioni solitarie bensì grandi alleanze tra i soggetti sociali e con le Istituzioni, perché la risposta a bisogni complessi non può che essere sinergica”. “Siamo convinti che Palermo, i suoi cittadini, accoglieranno questo luogo e lo trasformeranno in un punto riferimento fisico ma anche di relazione dove benessere e uguaglianza sono i cardini di un’azione sociale sostenibile.” 

Accùra, per i siciliani è un’espressione familiare. È un imperativo che deriva dal verbo “accurari“, cioè fare attenzione, prestare attenzione. Si intende anche come un invito a gestire con le dovute cautele una situazione spinosa. Un modo tutto siciliano, in sostanza.  per prendersi cura di qualcuno e dimostrare che si ha a cuore il suo destino: ecco perché nasce a Palermo il poliambulatorio socio sanitario Accùra, un luogo di prossimità dedicato a tutte le persone vulnerabili che vivono sul territorio e che hanno difficoltà nell’accesso ai servizi sociosanitari pubblici.

Accùra  è un progetto voluto e realizzato da: Cooperativa Sociale Sviluppo Solidale, impresa  sociale con oltre 25 anni di esperienza che nel territorio palermitano si è sempre occupata di inclusione di persone fragili; Fondazione Ebbene, Fondazione di Partecipazione già  in tutta Italia si occupa di   contrasto alle Povertà, economie generative e sviluppo dei territori con un approccio di “prossimità”; Intersos, l’ organizzazione umanitaria italiana da 30 anni impegnata in tutto il mondo nel portare aiuto immediato e supporto sociale e sanitario alle vittime di guerre, violenze, disastri naturali ed esclusione estrema; Consorzio Sol.Co. Rete di Imprese Sociali Siciliane, rete di Imprese Sociali regionale che  promuove un sistema di economia civile fondato sulla “prossimità” e sullo “sviluppo locale”.

Presso Accùra, in via Del Granatiere 45 a Palermo, dal 3 luglio si realizzeranno: 

Accoglienza e presa in carico delle famiglie, specie con fragilità e attivazione del loro percorso di autonomia sociale grazie al supporto di un’equipe multidisciplinare; visite mediche di medicina generale, visite specialistiche in particolar modo nelle aree della ginecologia, cardiologia, medicina nutrizionale e psichiatria ; orientamento sociosanitario, con sessioni per l’accesso al Sistema Sanitario regionale; attività e percorsi di formazione e promozione della salute; percorsi di supporto psicoterapeutico.

 Le attività del poliambulatorio saranno inoltre supportate da una clinica mobile con un team multidisciplinare specializzato in medicina di prossimità.

Tra i destinatari delle attività trovano uno spazio anche le persone che provengono da altri paesi e che hanno necessità di un accompagnamento globale partendo da bisogni strettamente sanitari.

Per queste ragioni Accurà sarà la casa di LgNet2 – punto di prossimità socio-sanitaria, programma finanziato dal Comune di Palermo a valere sulle misure emergenziali FAMI del Ministero dell’Interno, che prevede l’implementazione di interventi per la presa in carico socio sanitaria dei cittadini dei paesi terzi mediante equipe itineranti di pronta assistenza e di one stop shop, in considerazione del fatto che l’aspetto della vulnerabilità socio- sanitaria propria della popolazione migrante rappresenta l’elemento su cui fondare un intervento che miri al superamento delle loro fragilità.

Esprimo vivo compiacimento per questa iniziativa all’insegna di una rinnovata sensibilità verso le esigenze della nostra comunità e in linea con la volontà di questa amministrazione di voler migliorare la qualità dei servizi rivolti alla cura della persona e, in particolare, dei soggetti più fragili. Per la prima volta Palermo avrà un centro per la presa in carico della persona nella sua totalità. Supporto sociale, assistenza sanitaria, percorsi di benessere psico-fisico per i soggetti vulnerabili. Un servizio di prossimità che da una risposta concreta e solidale al bisogno di assistenza di tanti palermitani” Così dichiara il sindaco Roberto Lagalla

Al Centro di prossimità socio sanitario  Accùra  si incentiveranno, anche le persone più fragili, a condurre stili di vita sani accompagnando allo svolgimento di una regolare pratica sportiva con il programma “Ti prescrivo lo sport” e il patrocinio dello Sport for Inclusion Network. In particolar modo sono previste: visite mediche per attività sportiva non agonistica; un’area sportiva  di 140 mq con attrezzature per attività fisica all’aperto e uno spazio libero multi-attività; borse sportive per la pratica di attività a titolo gratuito o con contributo ridotto.

Il progetto Accura è sostenuto da Fondazione Mazzola, fondazione di famiglia prevalentemente impegnata nei campi dello sport inclusivo. “Abbiamo deciso di sostenere  Accùra – ha dichiarato durante l’inaugurazione il presidente Carlo Mazzola –  perché rappresenta una preziosa sperimentazione di presa in carico della persona a 360°, in un’ottica di empowerment piuttosto che assistenziale. In questo modello, sposiamo in particolare l’innovativo meccanismo della “prescrizione dello sport”. Non esistono vere controindicazioni allo sport, anzi, oltre ai benefici (fisici, psicologici, relazionali) per il singolo l’attività sportiva rappresenta un fattore di coesione comunitaria, una leva di risparmio pubblico in termini di salute e un’area di interesse economico per molti stakeholder. La prescrizione dello sport nel Poliambulatorio agisce in nuce per dare un riconoscimento ufficiale al ruolo dello sport – inclusivo, per tutti, erogato con le giuste competenze – come uno tra gli strumenti primari per la salute, il benessere e l’empowerment delle persone e delle nostre comunità.

 

Per conoscere Accùra, fruire dei servizi o per sostenerlo è possibile scrivere a svilupposolidale@ebbene.itambulatorio.palermo.italia@intersos.org 

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